lunedì 27 settembre 2021

I COME INSTALLAZIONE

Io per lo più dipingo, con grande appagamento mio personale, devo dire. Ma una cosa che amo moltissimo, che mi stimola grandemente, è la realizzazione di installazioni. Ciò avviene solo partecipando a progetti collettivi, esponendo in grandi spazi, anche se esistono installazioni piccole, da scaffale: ne ho viste di bellissime. 

Qui parlo di due mie installazioni che hanno avuto un destino diverso, ma un comune disfacimento.

"FINE SERATA" Installazione per la Collettiva di Arteeventi di qualche anno fa ai Bastioni di Merate, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. Ho allestito un angolo di una stanza, due sedie d'epoca di cui una con lo schienale rotto. Su quella sedia  un astuccio con materiale da pronto soccorso. Abiti e oggetti che rimandano a un quotidiano di violenza. Beh, finita la mostra, tutto rimesso a posto a casa.


"COOK GARDEN" Installazione per una edizione de "LA VOCE DEL CORPO" rassegna internazionale di arte di Osnago del 2018. Il tema era la gioia. Io, che amo cucinare e stare a tavola con le persone che amo, ma un po' con tutti, ho realizzato una grande aiuola, l'accoglienza di un giardino, una casa, i cui fiori erano sculture fatte con oggetti da cucina e da tavola. Tutto bianco per rilevare solo la forma, le luci e le ombre. Una collocazione magnifica in un grande salone affrescato. Dopodichè, a festa finita, non me la sono sentita di buttare tutto, ma ho immagazzinato i grandi "fiori" in scatoloni che il mio carissimo amico Pietro custodisce per....boh. Ci sarà un'altra occasione? un recupero artistico di tanto lavoro che gli amici del mio gruppo hanno fatto con me e che non ringrazierò mai abbastanza?



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